Monday, March 14, 2011

How To Move A Stuck Kidney Stone

Bar Chinese share to 150. Bolzano is in the Chinatown


Alan Conti
zoom . BOLZANO. L'avanzata dei bar cinesi in città continua: se pochi mesi fa i dati parlavano di 120 esercizi, oggi Confesercenti ipotizza come minimo una decina di locali in più e non è difficile immaginare che a breve si abbatterà il muro dei 150. «L'acquisizione di locali cinesi non conosce sosta - la premesse del segretario di categoria di Confesercenti Mirco Benetello - e possiamo dire di aver già superato quota 130 senza soluzione di continuità. L'espansione è, chiaramente, anche a livello territoriale: via Claudia Augusta rimane l'insediamento principale, ma anche a Don Bosco cominciano a diffondersi, mentre in via Palermo la forte presenza registra un contraltare italiano piuttosto radicato». È nel cuore di Oltrisarco, quindi, che il cambiamento resta più evidente. «Ciclicamente salta fuori la discussione sulla nostra presenza - dice Wang Xinfeng, uno dei primi arrivati al bar "Aurora" - ma la nostra unica risposta è lavorare bene. Non rappresentiamo un rischio maggiore dei bar italiani, ci limitiamo alla normale concorrenza come succede in moltissimi altri luoghi della città. In ogni caso secondo me il vero problema della strada non sono i tanti bar, ma la mancanza assoluta di parcheggio e la chiusura del transito delle auto da sud». Le richieste, quindi, sono identiche a quelle manifestate da tempo dagli esercenti locali. «Certo - confermano Franco Perri e Alice Fortunata del "New Bar" - ma il vero nodo del problema risiede nel loro modus operandi. Acquisiscono diversi bar e cominciano a inserire dentro i familiari e, con orari massacranti, il rapporto diventa quasi di un barista per locale. In questo modo abbassano i prezzi e impongono alla contesa commerciale un ritmo che noi fatichiamo a mantenere. Dovrebbero essere le amministrazioni a mettere mano ai regolamenti delle licenze, non tanto per impedire le aperture cinesi quanto per imporre una distanza minima tra un locale e l'altro». Weiwei Zhang occupa un bancone dalla lunga storia: il "Lindenburg". «Lo sappiamo, quindi cerchiamo di essere all'altezza. È vero, comunque, che questa zona ti permette di lavorare bene, ma solo con i residenti. Ci vorrebbe una decisione forte per permettere again the passage of the incoming road from Laives and San Giacomo. Our problems are identical to those of Italian bar and we must try to cooperate. The many Chinese do not have to scare. " The Bar "Prince" works Jiang Lu Ping: "We came two years ago in Bolzano, directly from Turin: Many of us come from other Italian cities because they know that here the life of society is a value deeply rooted in the population. The charge to occupy vast areas with bars, however, is unfounded: in Via Claudia Augusta, for example, the vast majority of us have simply pointed out earlier businesses run by local owners. If competition was not an insurmountable problem before, so why should it be now? ". "Why have imposed new rules - the prompt response Boaretto Franco, owner of the bar" Paragraph 36 "and the new wine bar and" The CantinOtto "- but this quarter is potentially valuable for those who want to work. The difference we can make it through the quality, because if a customer asks a sparkling wine at the bar, we did not need a drink bad. " Closure with trespassing on a Bari, where another bar with a long tradition as the "St. George" has passed into the hands of a Chinese family: "We work very well with the neighboring schools - says Qiu renbo - demonstrating that our non-inclusion be so hard. " © REPRODUCTION

0 comments:

Post a Comment